La Sardità non si può spiegare.. Si può solo sentire.

  Grazia Deledda, sulla sua terra.

" Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell’immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi."


e ancora ... 
" Vengo da un’isola che confina a nord con il cielo, a sud con il mare, a est con l’alba e a ovest col tramonto." Andrea Melis



" La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso." Fabrizio De André

La Sardegna, con i suoi spazi immensi e deserti, con i suoi altipiani rocciosi e tutti insieme sollevati in massa sul mare.
(Mario Soldati)

In Sardegna i colori li puoi descrivere. Le sfumature no. Perché le sfumature mutano ogni secondo e ti riempiono lo sguardo di stupore.
(Fabrizio Caramagna)
 


" Le solitudini coperte di asfodeli della montagna, e Aritzo e Tonara e Nuoro, verso la misteriosa Sardegna di Orgosolo, di Oliena di Orune, dei paesi di pastori, che mi parevano ancora avvolti in un’ombra lontanissima."   Carlo Levi


" Senza ricorrere ai geologi, che parlano di uno scheletro granitico ovunque affiorante, senza eguali nel continente, simile a quello della Corsica, chi giunge qui si accorge subito di trovarsi di fronta a una terra mai veduta."   Guido Piovene


" Lo strano è proprio che un paese di roccia, anziché dare il senso della realtà, ci sembri fatto col tessuto impalpabile delle immaginazioni."  Guido Piovene


" Il vento ci investe, e col vento un caldo umido, una polvere sottile, un sapore di sale; ed un colore orientale, smaltato, che rialza e fa splendere gli aspetti modesti, quasiché la natura sia salita in tono ma tutta egualmente e senza squilibri." Guido Piovene

" La Sardegna non è solo un luogo fisico. E’ soprattutto un evento e un incontro magico di persone straordinarie. La sardità è infatti un modo di essere che va ben oltre la Sardegna. "  Fabrizio Caramagna


" Sono nato in un villaggio di contadini e di pastori, fra Goceano e Logudoro, nella Sardegna settentrionale e, durante la mia infanzia, ho sentito parlare e ho parlato solo in lingua sarda: in prima elementare, il maestro, un uomo severo sempre vestito di nero, ci proibì, a me e ai miei coetanei, di parlare nell’unica lingua che conoscevamo e ci obbligò a parlare in lingua italiana, la «lingua della Patria», ci disse. Fu così che, da vivaci e intelligenti che eravamo, diventammo, tutti, tonti e tristi."  Francesco Masala


La Sardità non si può spiegare.. Si può solo sentire.




In Sardegna, tra gente rimasta appartata e quasi isolata dal resto del mondo, si prolunga, più che nelle altre regioni, una facoltà primitiva di mescolare la realtà alla leggenda e al sogno.
(Guido Piovene)



Certo per chi è abituato a pensare alla Sardegna smeraldizzata, alla Sardegna come regione monostagionale, può sembrare una stranezza pensare alla montagna, al clima alpino, al freddo secco, alla neve… Eppure basta voltarsi dal mare alla terra e si possono vedere le montagne che si gettano nell’acqua. Dentro a quelle montagne abita la sostanza di un territorio molto folklorizzato, ma ancora sconosciuto nella sostanza. Il territorio barbaricino rifiuta, direi quasi geneticamente, il concetto di ‘divertimentificio’, la costa barbaricina rifiuta la condizione di ‘Caraibi del Mediterraneo’, che tanto piace ai tour operators improvvisati e ai turisti da gossip. Chi navigasse da Posada ad Arbatax lo capirebbe al volo. Chi cioè passasse per mare dalla costa gallurese, quella dove è sempre estate, a quella barbaricina dove le stagioni si alternano, vedrebbe a occhio nudo la differenza. È proprio l’inverno che dà alla Barbagia quella profondità di territorio vivo, che differenzia il viaggiatore dal vacanziere. Perché come l’estate sostanzia il mare, l’inverno sostanzia i monti… a Nuoro, in Barbagia, d’inverno… Se veniste da queste parti, dunque, dove sono nato io, dovreste affrontare il tratto più straordinario dell’intera strada statale 131, dal mare fino all’interno, salendo appena sareste gratificati nella vista e nell’olfatto. Da Olbia a Nuoro tutto profuma. Prendetevela comoda, fateli lentamente, col finestrino abbassato, quei cento chilometri scarsi di verde e d’azzurro, di pini, di lentischio, vigneti, querceti; di mare e montagne che si baciano. Nuoro è più in là, seminascosta, sull’altipiano.
(Salvatore Niffoi)




La Sardegna, persa tra Europa e Africa, appartiene a nessun luogo. Appartiene a nessun luogo, non essendo mai appartenuta a nessun luogo. Alla Spagna e agli Arabi e ai Fenici, più di tutto. Ma come se non avesse mai veramente avuto un destino. Nessun fato. Lasciata fuori dal tempo e dalla storia.
(David Herbert Lawrence)


Ho radici così confitte nella mia Terra che potrebbero sbucare dall’altra parte del globo e abbracciare il mondo
(Esercizinvolo, Twitter)

La Sardità non si può spiegare.. Si può solo sentire.
(cannovaV, Twitter)

(Parlando di sé) Italiano per volontà come sono tutti i sardi.
(Francesco Cossiga)

Il popolo sardo, come i popoli venuti ultimi alla civiltà moderna e già fattisi primi, ha da rivelare qualcosa a se stesso e agli altri, di profondamente umano e nuovo.
(Emilio Lussu)

Una civiltà di pastori si trasforma in parte in una civiltà contadina, tra lotte e contrasti continui, e sorgono centri operai, come isole in un deserto, e se ne sente il peso e l’influenza sul costume
(Carlo Levi)



Commenti

Post popolari in questo blog

Il nuovo esodo, e le previsioni per i prossimi anni, si prefigura un futuro incerto, ed un aumento della povertà.

NASCE UN NUOVO SOGGETTO POLITICO, I SIGNORI DELLA COMUNICAZIONE NON DARANNO SPAZIO ALLA NOTIZIA.