Parallelismi, il Piano Marshall del 1947 e il Recovery Fund - Next Generation, il piano europeo per la ripresa dalla Pandemia.


Parallelismi, il Piano Marshall del 1947 e il Recovery Fund - Next Generation, il piano europeo per la ripresa dalla Pandemia.

Col primo piano al sud arrivarono le briciole come nei riparti che pubblicherò di seguito, lo stesso accade oggi col piano europeo. Il metodo ai danni del sud non cambia.
il materiale è tratto da " Fonte originale: il generale riepilogo della pubblicazione curata dalla "Missione Americana ERP" in Italia - Ufficio Stampa - Divisione Informazione -giugno 1951 ("Storiologia" possiede il documento originale stampato in Italiano a Roma a fine 1951). " Un documento inconfutabile sui privilegi in favore del Nord.
GEORGE MARSHALL, all'Università di Berkeley il 20 marzo, a un mese dalle sofferte elezioni del '48 in Italia, fu abbastanza esplicito. Affermò che gli aiuti economici e i prestiti agli italiani sarebbero cessati nel caso di una vittoria elettorale in Italia delle Sinistre.
Le due minacce fatte arrivare su tutti i pulpiti d'Italia e zelantemente rinvigorite in ogni più sperduta contrada dai Comitati Civici, paventando agli italiani lo spettro dello stomaco vuoto e l'anima dannata, "realizzarono" "il miracolo"!
In piazza Duomo a Milano, arrivano i primi camion della War Relief Services. Il cardinale Schuster gli va incontro, benedendo la "grazia di Dio". O meglio la "grazia degli americani".
Ogni foto ha una descrizione con le somme erogate alle Regioni italiane e le Aziende che delle relative regioni che ne hanno beneficiato. Si evince in modo vergognoso la disparità di trattamento, forse il 90 % fu devoluto alle regioni del Nord.



Il metodo utilizzato fu quello del prestito condizionato. Dollari prestati contro l’impegno della controparte ad acquistare in America i prodotti necessari. Dato che l’esito del secondo conflitto mondiale lasciò gli Stati Uniti in una posizione di schiacciante superiorità economica, la maggiore necessità del dopoguerra per il governo USA, era quella di mantenere alto lo straordinario livello di produzione raggiunto, e i conseguenti indici di reddito e occupazione. Per questo motivo agli americani risultava conveniente finanziare con fondi pubblici le importazioni di altri paesi che, acquistando negli Stati Uniti i prodotti necessari mantenevano alto il reddito nazionale americano, evitando così il rischio di una contrazione dell’economia statunitense.

Di questi particolari prestiti se ne avvantaggiarono 1217 industrie italiane.





La parte del leone nel settore meccanico la fece la Fiat (e satelliti) con circa (= lire/2000) 498 miliardi

 

Altri prestiti a 703 industrie italiane   Nota: il Sud ricevette qualche briciola (tot. 100 prestiti in 7 regioni con un totale $ 788.391


un decimo rispetto alle altre 9 regioni che ne ricevettero invece 603 pari a $ 5.744.915.


La Calabria 1 (14.685 $) rispetto ai 135 dell'Emilia (1.163.775 $), e i 109 (1.366.606 $ ) della Lombardia.



















Vi evidenzio che le Marche hanno ricevuto aiuti per 360.000 dollari, come meglio sotto dettagliato, con i nomi delle ditte che ne hanno beneficiato, osservate subito sotto quanto ha ricevuto Il Piemonte, ovvero 57.000.000 di dollari

















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