A m'arcord gli anni del boom economico 1
A m'arcord gli anni del boom economico, la publicità e le modalità di pagamento.
Amarcord /a·mar·còrd/ sostantivo maschile Voce dialettale romagnola (‘mi ricordo’), che si ritrova anche con impieghi non verbali e significa profondità o ironia o nostalgia di ricordi.
La parola Amarcord è l'univerbazione (l'unione di due o più parole di un sintagma) della frase romagnola "A m'arcord", che tradotta letteralmente significa "Io mi ricordo". è entrata nella cultura popolare diventando un neologismo della lingua italiana, con il significato di rievocazione in chiave nostalgica.
L'apparato della creazione dei bisogni e la manipolazione delle coscienze come Marcuse ben definì la pubblicità, ha prodotto queste locandine promozionali, che segnano gli anni trascorsi e restano nella memoria di molti.
Nei primi decenni del secolo scorso il sistema bancario era riservato a pochi possidenti e imprenditori, sotto una tratta a garanzia dell'esatto adempimento di pagamento. Negli anni 60, il metodo di pagamento nelle transazioni, che ha fatto volare l'economia era la dilazione con i pagherò, la tratta, la cambiale. Potevi acquistare un elettrodomestico e il commerciante ti accordava anche 12 o 24 mesi per il pagamento. Negli anni 80 del secolo scorso, le banche hanno messo le mani sui pagamenti ed emanarono la costituzione di società specializzate nel credito rateale, sostituendosi ai privati. Nel 2010 con le riforme del sistema bancario, ricorderete Basilea 1 - 2 - 3 , il merito creditizio divenne appannaggio di pochi e soprattutto in favore delle realtà imprenditoriali del nord, il progetto fu attuato, rilevando le piccole banche locali, acquisendo i clienti e i loro risparmi, che furono impiegati al Nord, e chiudendo i rubinetti al Sud. Il risultato ? il nuovo corso migratorio dei nostri giovani al nord, che lì creano nuovi bisogni e spendono il loro stipendio.
Una tratta del 1921 di 300 lire pari ad € 1,50 di oggi
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